" Quando la mente fluttua, vi sono due entità: la mente e il fluttuare, gli oggetti mentali e la mente stessa, le nuvole che fluttuano nel cielo e il cielo stesso. Due entità: le nuvole e il cielo.
Qualche volta potrebbe accadere - e accade - che vi siano così tante nuvole che il cielo scompare: non riesci a vederlo. Ma anche se non riesci a vederlo, non è scomparso, non può scomparire. E' impossibile fare in modo che il cielo scompaia.
E' presente: manifesto o nascosto, visibile o invisibile, sta lì.
Tuttavia esistono anche le nuvole. Se presti attenzione alle nuvole, il cielo è scomparso. Se presti attenzione al cielo, le nuvole sono solo accidentali: vanno e vengono. Non devi preoccuparti troppo per esse. Sono venute e se ne sono andate: non hanno distrutto il cielo nemmeno per un millimetro, non lo hanno sporcato, non lo hanno nemmeno sfiorato. Il cielo resta vergine.
Quando la tua mente fluttua, esistono due entità: una sono le nuvole, i pensieri, gli oggetti, le immagini; l'altra è la consapevolezza, la mente stessa. Se presti troppa attenzione alle nuvole, agli oggetti, ai pensieri e alle immagini, hai dimenticato il cielo. Hai dimenticato il padrone di casa, hai prestato troppa attenzione all'ospite. Questi pensieri e immagini vaganti non sono altro che ospiti. Se ti focalizzi su di essi, diventi immemore del tuo essere. Sposta l'attenzione dagli ospiti al padrone di casa, dalle nuvole al cielo. Fallo praticamente.
Insorge un desiderio sessuale: questa è una nuvola. Oppure insorge il desiderio di una casa più grande: un'altra nuvola. Puoi farti ossessionare da essa a tal punto da dimenticare completamente la persona che ha suscitato questo desiderio, da cui è insorto. Chi c'è dietro di esso? In quale cielo si sta muovendo la nuvola? Ricorda quel cielo e d'acchitto la nuvola scomparirà. Devi solo spostare il centro di interesse dall'oggetto al soggetto, dall'esteriore all'interiore, dalla nuvola al cielo, dall'ospite al padrone di casa.
Muta semplicemente prospettiva. "